Regione Lombardia - ISPESL VERIFICHE STRUTTURALI - CICLI DI VITA RESIDUI

I.S.P.E.S.L. - Regione Lombardia

"Ispezione APPROFONDITA" (Punto 7 UNI ISO 9927-3:2005) da parte di  INGEGNERE ESPERTO  (Punto 5.2.2 norma UNIIOSO  9927-1)

CONTROLLI E VERIFICHE STRUTTURALI - CICLI di VITA RESIDUI - INDAGINE SUPPLEMENTARE - VENTENNALE

 

Indicazioni operative e procedurali sull’applicazione del D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i. relativamente agli aspetti inerenti la sicurezza impiantistica delle macchine e delle attrezzature impiegate nei luoghi di lavoro

maggio 2010 estratto …..

 

 

4.8 Per macchine dotate di marcature CE, si concorda con quanto già espresso dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, Div VI con nota prot. 15/VI/879 del 17/01/2008, ossia risulta legittimo da parte del verificatore richiedere la documentazione comprovante l’avvenuta esecuzione dei controlli di componenti strutturali, se previsto da specifiche indicazioni riportate sul manuale di istruzione della macchina.

Qualora il datore di lavoro non abbia provveduto all’esecuzione dei controlli obbligatori previsti dal fabbricante, dovrà essere impartita da parte dell’UPG incaricato la “prescrizione” (art. 20 D. Lgs. 758/94), contestando la violazione dell’art. 71, commi 4 e 8, lettera b) del D. Lgs. 81/08. In caso di apparecchi di sollevamento immessi sul mercato prima dell’entrata in vigore della Direttiva Comunitaria relativa al prodotto, o in caso di apparecchi di sollevamento marcati CE, per i quali il fabbricante non ha previsto controlli strutturali periodici, si ritiene che, in presenza di elementi che possano dare origine a dubbi sull’integrità di componenti costituenti la struttura della macchina, il tecnico verificatore ne possa richiedere un controllo approfondito, per poter esprimere un parere senza margini di incertezza sull’idoneità della stessa ai fini della sicurezza; in questo caso, si ritiene appropriata la formulazione della richiesta tramite “disposizione”.

Se i componenti strutturali della macchina, indipendentemente dal regime giuridico vigente al momento della sua messa in servizio, presentano oggettive ed evidenti carenze, tali da ravvisare l’inottemperanza all’art. 71 commi 4 e 8, lettera b) del D. Lgs. 81/08, configurandosi la presenza di un pericolo immediato, la richiesta di controlli strutturali e successivi eventuali interventi di ripristino viene formulata tramite “prescrizione” (art. 20 D. Lgs. 758/94).

Si ritiene necessario precisare che, sia nel caso di macchina costruita antecedentemente al decreto di recepimento della direttiva di prodotto specifica, sia in caso di macchina con marcatura CE, la necessità di sottoporre l’apparecchio di sollevamento a controlli strutturali da parte di tecnico esperto, e/o ingegnere esperto così come definito sia nella circolare del Ministero del Lavoro 23.12.1976 n. 77 che nella norma UNI ISO 9927-1 ai punti 5.2.1 e 5.2.2, deve essere dettata dalle particolari condizioni di impiego della stessa, e definite di “tipo gravoso”; dette condizioni sono ravvisabili nei casi di macchine che si trovano ad operare in condizioni ambientali particolarmente sfavorevoli, come le gru a torre, le gru per porti, o le gru installate in acciaieria o fonderia, oppure le macchine utilizzate con frequenti cicli di carico con portata prossima alla portata nominale massima della gru.

Una indicazione in merito alla procedura ed ai contenuti dei “controlli supplementari a cui assoggettare determinate tipologie di apparecchi di sollevamento sottoposte a regime di utilizzo di tipo gravoso” è riportata al punto 2 dell’Appendice.

APPENDICE APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO

1) DEFINIZIONI TIPOLOGIE APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO (nota: Le definizioni delle attrezzature sotto riportate sono riferite alla “storia” delle verifiche in Italia, tali definizioni per certe attrezzature possono differire da quanto riportato nelle Norme Tecniche)

PONTE MOBILE SVILUPPABILE SU CARRO (PLE): macchina mobile destinata a spostare persone alle posizioni di lavoro, nelle quali svolgono mansioni dalla piattaforma di lavoro, con l'intendimento che le persone accedano ed escano dalla piattaforma di lavoro attraverso una posizione di accesso definita e che sia costituita almeno da una piattaforma di lavoro con comandi, da una struttura estensibile e da un telaio.

IDROESTRATTORE A FORZA CENTRIFUGA: macchina di separazione dotato di una camera rotante nella quale una miscela di prodotti da trattare può essere sottoposto ad un'accelerazione (radiale) al fine di separare liquido/liquido/solido/solido o di almeno due di queste sostanze.

APPARECCHIO TIPO FISSO : apparecchi di sollevamento quali gru a ponte, gru a cavalletto, gru a bandiera, gru monorotaia, paranchi utilizzati in ambiente chiuso, gru a bicicletta (mensola scorrevole) e similari, gru a torre installati in piazzali per carico e scarico materiale, gru a braccio installati su plinto di base, ecc.

APPARECCHIO TIPO TRASFERIBILE: gli apparecchi di sollevamento quali gru a torre, argani a cavalletto in edilizia, argani a bandiera installabili su ponteggio,ecc.

APPARECCHIO TIPO MOBILE: gli apparecchi di sollevamento quali le autogrù, i semoventi (ad esempio i carrelli con braccio telescopico dotati di jib con un gancio, argano, forche, “ragni” per movimentare rottami, tronchi, rifiuti urbani, ecc); le gru su autocarro,ecc.

Per tutti gli apparecchi la portata deve essere superiore ai 200 Kg affinché vi sia l’obbligo della verifica.

2) CONTROLLI SUPPLEMENTARI A CUI ASSOGGETTARE DETERMINATE TIPOLOGIE DI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO SOTTOPOSTE A REGIME DI UTILIZZO DI TIPO GRAVOSO

Il tecnico incaricato del controllo dovrà svolgere tutte le attività, che gli consentiranno di esprimere un giudizio attendibile sullo stato di conservazione e integrità dei componenti principali della gru, e dovrà stabilire, in base alle valutazioni effettuate, il successivo periodo, nella quale la macchina potrà ancora operare con le condizioni di sicurezza previste in origine dal fabbricante. In via preliminare, il tecnico incaricato dal datore di lavoro dovrà acquisire tutti gli elementi necessari che gli consentiranno di ricostruire la vita pregressa dell’apparecchio di sollevamento; detti elementi possono essere estrapolati dalla documentazione fornita dall’utilizzatore, come: libretto ENPI/ISPESL o registro di controllo, rapporti di manutenzione eseguiti da ditta specializzata, verbali di verifica periodica, documenti di acquisto di componenti sostituiti ecc.

Dovrà inoltre valutare il regime di utilizzo della macchina, in base alla tipologia dei carichi movimentati, al numero di cicli di carico giornalieri e allo spettro di carico, al quale la gru si trova mediamente ad operare. Dovranno essere eseguiti controlli a vista dei componenti strutturali, al fine di individuare eventuali zone corrose con possibile diminuzione dello spessore dell’elemento strutturale stesso, deformazioni dovute a smontaggi o collisioni, diminuzioni di spessore conseguenti ad usura, ecc.

In caso di individuazione di zone con evidente diminuzione di spessore, dovrà essere eseguita una indagine spessimetrica, al fine di poter stabilire l’esatta entità dello spessore residuo e poterne stabilire, anche con calcoli di verifica, la permanenza dell’idoneità dello stesso.

Nei giunti saldati delle zone a maggiore sollecitazione, possono essere effettuati controlli non distruttivi mediante magnetoscopia o liquidi penetranti, al fine di individuare eventuali discontinuità del materiale derivanti da sovrasollecitazioni o da inneschi di fenomeni di fatica. L’eventuale presenza di funi di strallo comporterà un accurato controllo delle stesse da effettuare con le modalità previste dalle norme tecniche di riferimento.

Nel caso la gru ne sia dotata, il controllo del gioco della ralla e del serraggio dei tiranti dovrà essere effettuato con le attrezzature previste a tale scopo (comparatore centesimale, chiave dinamometrica) e i valori dovranno rientrare nei margini di tolleranza previsti dal fabbricante del componente stesso. Il controllo dei gruppi di movimentazione, quali sollevamento, traslazione carrello, traslazione carro principale, etc., dovrà essere finalizzato all’accertamento delle condizioni di resistenza delle parti interne e, in particolare, l’usura regolare dei denti degli ingranaggi, mancanza di gioco tra le chiavette e le loro sedi, e quant’altro concorre al funzionamento regolare e in condizioni di sicurezza del componente.

Documento finale A controlli e indagini concluse, il tecnico dovrà redigere la relazione conclusiva, riportando le eventuali anomalie riscontrate e indicando le necessarie azioni correttive alle quali successivamente il datore di lavoro e/o il proprietario ha dato corso. La valutazione conclusiva, deve tenere conto dei seguenti elementi: - la storia pregressa della macchina (numero di cicli di carico effettuati); - lo spettro di carico al quale la macchina si è trovata mediamente ad operare; - le eventuali anomalie riscontrate durante i controlli e le indagini eseguite.

Sulla scorta degli elementi precedentemente acquisiti, il tecnico incaricato, dovrà stimare la vita residua della macchina nelle condizioni di utilizzo previste, quantificare il numero di anni nei quali la gru può continuare ad operare in condizioni di sicurezza, e stabilire il periodo di validità della certificazione presentata. La relazione conclusiva, deve contenere almeno i seguenti elementi: - tipologia e dati identificativi dell’apparecchio di sollevamento, - valutazione dei componenti strutturali, con particolare riguardo alle sezioni più sollecitate e alle eventuali diminuzioni di spessore nelle zone con presenza di ossidazione, - valutazione delle unioni saldate o bullonate, - descrizione e risultanze dei controlli non distruttivi eventualmente effettuati, - stato di conservazione delle funi di strallo (se presenti), - valutazione dei giunti a cerniera in relazione ai giochi e alle ovalizzazioni dei fori, - eventuale valutazione del gioco della ralla (se presente) da confrontare con il gioco massimo ammesso dal costruttore della stessa, - valutazione sullo stato di efficienza dei riduttori, giunti meccanici, giunti idraulici e altri componenti meccanici installati a corredo della macchina, - valutazione sull’efficienza dell’impianto elettrico installato a bordo macchina, - valutazione dell’usura di tamburi e pulegge (se presenti), - valutazione sull’integrità e idoneità delle zavorre (se presenti) in dotazione all’apparecchio di sollevamento.

 


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